Pochi Prestiti a Famiglie ma Tanti Prestiti a Amici


Il quadro che emerge dalle vicissitudini di Banca Etruria rimane sempre il solito quadro di una Italia divisa fra persone che lavorano e che faticano incessantemente anche per ottenere dei piccoli prestiti e i soliti furbi e furbetti che non solo beneficiano di posizioni di lavoro molto ben pagate ma che anche si premiano con prestiti facili concessi a se stessi o a società a loro direttamente collegate, prestiti che spesso non vengono neppure ripagati.

Quello che colpisce di questa vicenda tuttavia è il vedere e leggere i nomi delle persone coinvolte che fanno anche parte della stretta famiglia del nostro nuovo esecutivo, l'esecutivo che si presentava come quello della svolta e della limpidezza.

Ricordiamo che Banca Etruria avrebbe portato avanti, con l'avvallo anche dell'ex presidente Lorenzo Rosi e di Pierluigi Boschi consigliere e Vice Presidente, operazioni in diretto conflitto di interesse.
Si parla di ben 198 operazioni di affidamenti in cui 13 consiglieri e 5 sindaci avevano dei diretti interessi per un importo in questione di 185 Milioni di Euro.

Sotto le indagini della Guardia di Finanza sono finite almeno 14 società tra cui la coop rossa Castelnuovese guidata da Rosi.
Lo stesso Rosi è anche amministratore della Egnazia Shopping Mall, una società dove il socio principale risulterebbe essere la Nikila Invest, che detiene anche il 40% della Party srl di Tiziano Renzi, padre del Premier.

Dai dati di Bankitalia, dati risalenti a Febbraio 2015, vi sarebbero 198 posizioni di prestiti erogati in conflitto di interessi di cui una posizione ristrutturata per 9,8 Milioni di Euro, tre posizioni “incagliate” per 40 Milioni e undici in sofferenza per 41,8 Milioni di Euro.

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Redazione – Prestito.it
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 - 2016-01-08 









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