Dopo la doccia fredda dei dati ISTAT che evidenziano una forte recessione (-2,5% PIL 2012, anzichè il politico +0,4% dicharato sino ad aprile 2012) dell'economia Italiana per l'anno in corso e previsioni non propriamente rosee per il 2013, arriva una doccia ancor più gelida da un sondaggio rivolto agli agenti immobiliari condotto da Bankitalia Tecnoborsa e Agenzia del Territorio per conoscere lo stato di "salute del mercato immobiliare".
I risultati del soddaggio cofermano una decisa contrazione del mercato immobiliare e una relativa diminuzione dei prezzi di vendita degli immobili nel 74,4% dei casi di compravendita secondo gli stessi agenti immobiliari, che dichiarano inoltre di attendesi una ulteriore riduzione dei prezzi e di non nutrire speranze per una ripresa del mercato nemmeno nel medio periodo.
Un ulteriore "dato forte" che è emerso dal sondaggio è che il
37,3% delle Agenzie interpellate nel 2012 non ha venduto nemmeno un immobile.
La
Redazione di Prestito.it non può esimersi dal commentare che questi dati e le performance tanto negative del mercato immobiliare, oltre che alla contingente "crisi economica", siano direttamente influenzati dalla
difficoltà per gli Italiani di ottenere un Mutuo anche per l'acquisto della propria Prima Casa e dalla
nuova tassa IMU che sta letteralmente generando il
panico per i possessori di "seconde case", i quali temono che il loro "investimento nel mattone" possa rivelarsi, negl anni, addirittura antieconomico.
Lo Stato Italiano per quanto concerne le imposte di registro sugli acquisti immobiliari non è certamente ritenuto uno "Stato Soft".
Infatti ad ogni compravendita finiscono nelle casse dell'erario il 3% di imposta su prezzo di acquisto Prima Casa e ben il 7% del prezzo per le Seconde Case , ovvero ogni 14 compravendite immobiliari (ipotizzando esse al medesimo prezzo di vendita) allo Stato va il corrispettivo in denaro del valore intero di un Immobile.
Ancora più invasivo risulta lo Stato sulle compravendite dei Terreni Agricoli con ben il 15% di Imposta di Registro (che sommata all'imposta Ipotecaria (2%) e all'imposta Catastale (1%) arriva ad una tassazione del 18% sul prezzo di compravendita, ovvero ogni 5,5 terreni compravenduti, il corrispettivo in denaro di 1 terreno va allo Stato.
In questo scenario recessivo e di crisi economica e mantenendo inalterato questo modello di elevata tassazione delle compravendite immobiliari, che da molti anni è presente e ben radicato in Italia, l'introduzione di un canone successivo alla compravendita (come di fatto è la Tassa IMU), almeno in base ai più diffusi fondamentali dell'economia e del libero mercato, non pare certamente una pensata geniale.
L'IMU nella migliore delle potesi non favorisce certamente "l'aumento delle compravendite", anzi presumibilmente tende a far diminuire il numero delle compravendite a danno sia della economia del settore Immobiliare (che come noto ha uno dei più grnadi indotti e quindi un grande bacino occupazionale) sia delle Tasse (Imposta di Registro e IVA) che arrivano nelle Casse dell'Erario dalle Compravendite Immobiliari.
Vedi anche le
News di Prestito.it - Primo trimestre 2012 forte calo vendite immobiliari, rischia di vanificare IMU - Fisco Italia ... Più IVA ovvero Meno IVANews che, in qualche modo, ipotizzavano (già diverse settimane fa) la contrazione del mercato immobiliare e, in definitiva, un minor gettito di imposta per lo Stato Italiano. Oggi purtroppo tali ipotesi sembrano essere suffragate anche dai dati del sondaggio Bankitalia Tecnoborsa e Agenzia del Territorio
Michele Bini
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